\

Perché l’ageismo è particolarmente pesante per le persone anziane LGBTQIA+

Dopo una vita di discriminazione, le persone anziane LGBTQ possono scoprire che la loro età porta ad un altro tipo di pregiudizio.

L’ossessione della società per la gioventù non è un segreto. (Basta chiedere a qualsiasi attrice che abbia più di 40 anni).

Ma i risultati di un recente sondaggio nazionale USA hanno scoperto che il dolore che le persone anziane provano a causa dell’ageismo è incredibilmente ampio e diffuso. Per le persone anziane LGBTQ, questo raddoppia di fatto la discriminazione che devono affrontare.

Il sondaggio nazionale sull’invecchiamento in salute, condotto dall’Università del Michigan e sponsorizzato dall’AARP, ha chiesto informazioni sulle loro esperienze a più di 2.000 persone adulte di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Uno scioccante 82% ha affermato di sperimentare almeno una forma di ageismo nella propria vita quotidiana.
(https://deepblue.lib.umich.edu/…/0192_NPHA-ageism…)

La forma più comune erano le battute sull’invecchiamento e sulle persone anziane, insieme al messaggio che all’aumentare dell’età si diventa meno attraenti. Quasi la metà ha detto di aver sperimentato l’ageismo nelle proprie interazioni interpersonali.

Questo continuo stillicidio di discriminazione ha un costo fisico. Le persone che hanno segnalato tre o più forme di discriminazione in base all’età sono state meno propense a valutare la propria salute fisica generale come eccellente o molto buona rispetto a quelle che hanno segnalato meno forme; erano anche più propense ad avere patologie croniche come diabete o malattie cardiache e più propense a segnalare sintomi di depressione.

Questa è una brutta notizia in generale, ma per le persone anziane LGBTQ è una notizia particolarmente brutta. È più probabile che abbiano problemi di salute mentale e fisica (a causa di disparità sociali, NDT – https://williamsinstitute.law.ucla.edu/public…/lgbt-aging/). Questo le rende più sensibili alle molte forme di ageismo, compreso quello forse più pernicioso: l’ageismo interiorizzato.

Come l’omofobia o la transfobia interiorizzata, l’ageismo interiorizzato rafforza gli stereotipi ed erode l’autostima. Certo una vita di discriminazione sociale, purtroppo, ha creato in molte persone LGBTQ i presupposti per un ulteriore livello di discriminazione.

Per gli uomini gay, l’ageismo interiorizzato può essere particolarmente pesante. Uno studio del 2015 condotto su 312 uomini gay con un’età media di 61 anni ha rilevato che molti ritengono che l’invecchiamento sia più difficile a causa della percezione che gli uomini gay apprezzano soprattutto gli uomini più giovani.
Il dolore che molti di questi uomini sentono è particolarmente acuto perché sono sopravvissuti alla pandemia dell’AIDS. Quella malattia ha privato migliaia di loro coetanei ed amici della possibilità di invecchiare.

“Questi uomini hanno attraversato nella loro vita adulta cambiamenti storici senza precedenti, personalmente rilevanti, ed hanno spianato la strada perché le successive generazioni di minoranze sessuali possano vivere in un’epoca di minor discriminazione istituzionalizzata”, hanno scritto gli autori dello studio. “Tuttavia, sono soggetti a sentirsi socialmente invisibili e svalutati negli ultimi anni, soprattutto all’interno della comunità maschile gay”.
(https://www.sciencedirect.com/…/abs/pii/S0277953615302057)

Cambiare i bias della società è un processo lungo, ma questo non significa che non ci siano risorse disponibili per aiutare le persone anziane LGBTQ che sentono la puntura dell’ageismo. Molti di questi bias sono interiorizzati.

Lo stesso studio dell’Università del Michigan che ha mostrato quanto sia diffuso l’ageismo, ha anche rilevato che la maggior parte delle persone anziane intervistate ha un atteggiamento positivo. Quasi nove su dieci si sentivano più a loro agio con sé stessə e l’80% aveva un forte senso dello scopo.

Essere legatə agli altri, a qualsiasi età, è un punto di partenza fondamentale, mentre l’isolamento sociale non fa che esacerbare l’ageismo interiorizzato (http://www.lgbtqnation.com/…/five-things-lgbtq-older…/). E le persone anziane LGBTQ possono anche ricordare a sé stesse l’enorme resilienza che ha definito la loro vita, senza minimizzare il dolore che l’ha accompagnata.

Non è facile mettere da parte gli stereotipi dell’invecchiamento e la reale discriminazione che ne deriva. Ma se c’è un gruppo che conosce i benefici dell’infrangere gli stereotipi, sono proprio le persone anziane LGBTQ, che hanno creato il livello di eguaglianza di cui oggi beneficiamo e da cui possiamo partire per proseguire la lotta (NDR)…

***
L’ARTICOLO CONTINUA AL LINK IN FORMA INTEGRALE:

https://www.lgbtqnation.com/2020/07/heres-ageism-takes-especially-heavy-toll-lgbtq-seniors/?fbclid=IwAR2GCy4ecwQU0b8KdNVysymCCBwtxlZnz5gv9SaEt2eqYb8Z4Bu6ZzhorzM