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La pornografia fa bene o fa male?

La pornografia esiste praticamente da sempre, eppure solo oggi ci troviamo di fronte l’allarme dei suoi  possibili effetti  sulla sessualità maschile. Perché? Proviamo a capirlo.
Quando parliamo di pornografia, ci riferiamo immediatamente alla sua versione attuale, tuttavia, questa esiste da migliaia di anni, ben prima della fotografia o dei video.  Infatti, gli esseri umani sono sempre stati interessati a guardare immagini relative al  sesso. Gli antichi Greci e i Romani hanno realizzato molte sculture pubbliche e affreschi raffiguranti l’omosessualità, il sesso a tre, la fellatio e il cunnilingus, mentre in India, nel corso del secondo secolo, il Kama Sutra era un manuale che stabiliva le regole sia della relazione affettiva, sia del rapporto sessuale, senza che questo venisse mai presentato come un problema, se non strettamente etico o religioso. Oggi invece, ci troviamo di fronte ad una crescente richiesta di aiuto circa l’uso incontrollato della pornografia, sia da parte delle persone coinvolte, che dai/dalle loro partner, quando queste sono in una relazione.
Infatti, se da un lato la pornografia può anche essere utilizzata come strumento ludico o in alcuni casi anche di trattamento (all’interno di un più articolato intervento di terapia sessuale), dall’altro, alcuni sostengono che potrebbe avere un ruolo nell’insorgenza di alcune disfunzioni sessuali maschili. Questi autori, sostengono anche che un uso “nocivo” della pornografia potrebbe causare o favorire una ridotta capacità di godere del sesso nella vita reale, il distacco emotivo dal proprio partner e l’appagamento sessuale. Infine, anche il confronto con  i modelli irreali del porno (attori e attrici), può favorire nei maschi un senso di inadeguatezza  ed acuire  una preesistente ansia relativa al sesso.
Tuttavia, sebbene la pornografia possa essere collegata ad una serie di problemi, questa ha anche molti lati positivi ed utili, anzi, spesso possiamo notare che anche una popolazione di persone con difficoltà sessuali può essere caratterizzata dal non aver mai consultato video pornografici. Ad esempio, in un nostro lavoro di ricerca pubblicato nel 2013 (Michetti e collaboratori, 2013) su coppie con storia di matrimonio non consumato, (matrimonio in cui non c’è stato alcun rapporto sessuale anche dopo diversi anni) il 46% dei maschi e il 62% delle femmine, hanno riferito di non aver mai visto un video o anche una immagine esplicita di un rapporto sessuale nella loro vita, sebbene l’età media del campione fosse oltre i 30 anni. In questo caso è intuibile come, anche dietro l’evitamento estremo di tali materiali, si possano nascondere insicurezze e difficoltà rispetto al sesso.
Come capire la differenza fra positivo e problematico?
Questa è senz’altro una domanda importante, infatti, sebbene il concetto sia complesso e non riducibile ad una verità valida per tutti, alcuni elementi possono aiutare la distinzione del comportamento positivo da quello problematico. Ad esempio il proprio stato d’animo rispetto al porno, non solo durante ma anche prima e dopo averne usufruito. Quali sono le sensazioni che spingono alla consultazione? in tal caso ad esempio il desiderio sessuale o la curiosità possono essere emozioni positive, mentre il desiderio di non sentirsi soli, di superare una frustrazione relazionale o di contenere l’ansia, seppur non indici certi di rischio, possono far riflettere di più circa la natura del comportamento. Anche le sensazioni successive sono importanti, infatti, ad esempio il senso di colpa è spesso presente a seguito di un comportamento realmente problematico,  o ritenuto tale dal soggetto che lo mette in atto, mentre un senso di soddisfazione e benessere più probabilmente si associa ad una attività ludica e serena.
In molti casi la pornografia può essere utile per aiutare le persone a vincere la loro timidezza rispetto alla sessualità, ad esplorare nuovi scenari e fantasie sessuali, magari da mettere poi in pratica, oppure da lasciare nell’immaginario della coppia. Per ravvivare o aumentare la tensione sessuale nella coppia, oppure semplicemente per imparare dai “professionisti” alcuni segreti del mestiere, in modo anonimo e sicuro. In alcune coppie di lungo corso poi, la pornografia può anche essere un modo per scoprire per la prima volta una modalità diversa di avere rapporti sessuali, che magari fino a quel momento erano stati vissuti come strettamente legati alla procreazione, o comunque ad un clima romantico e patinato che, sebbene ancora gradito può ad un certo punto della relazione lasciare spazio anche a scenari più trasgressivi ed eccitanti.