La gonorrea è causata da un batterio, gram negativo, che si chiama Neisseira Gonhorreae.
Ampiamente diffuso nel mondo occidentale soprattutto a causa del fatto che può dare sintomi solo in 1 uomo su 10 e nel 50% delle donne.
Attenzione però, la Neisseira può essere causa di patologie importanti, come la Malattia infiammatoria pelvica (MIP), l’orchite o l’epididimite (infezione dei testicoli).
Sintomi
Come già spiegato, nella maggior parte dei casi la gonorrea può non presentare sintomi, o presentare sintomi leggeri. I sintomi più comuni si presentano dopo 1-3 settimane dal contatto di rischio e possono essere:
- Perdita di una sostanza bianca/giallognola o verdastra o purulenta dal pene, dalla vagina o dall’ano
- Dolore durante la minzione (quando urini)
- Sanguinamento vaginale fuori dal periodo mestruale
- Irritazione e gonfiore del prepuzio
- Dolore e/o sanguinamento dopo il sesso
- Dolore e gonfiore testicolare
Attenzione quindi a questi sintomi chiave, puó essere utile controllare gli indumenti intimi, dove possono esserci macchie di sangue o di pus.
Complicazioni
Le complicazioni della Gonorrea:
- Malattia Infiammatoria Pelvica
Nelle donne il batterio può colonizzare l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie, provocando la Malattia Infiammatoria Pelvica, caratterizzata da dolore pelvico persistente, e che può essere causa di infertilità o di gravidanza ectopica (quando l’ovulo fertilizzato non si impianta nell’utero ma in un’altra parte del sistema genitale femminile, diventando potenzialmente una emergenza chirurgica)
- Faringite e Proctite
Il batterio a volte riesce a colonizzare anche bocca o gola, provocando faringite, o la mucosa anale o del retto, provocando proctite
- Gonorrea Oculare
Quando il batterio raggiunge la mucosa dell’occhio può causare una congiuntivite purulenta. Occhio arrossato (normalmente uno, quello che entra a contatto col batterio tramite lo sperma o altri fluidi) e con perdita di pus.
La gonorrea se non trattata può causare infertilità sia nell’uomo che nella donna
Fortunatamente tutte queste complicazioni sono trattabili con cicli brevi o lunghi di antibiotici, ma è molto importante diagnosticare l’infezione il prima possibile.
Diagnosi
Spesso la diagnosi di Gonorrea è clinica, ovvero, si comincia la terapia se sono presenti alcuni sintomi tipici (come la perdita di pus dal pene o dalla vagina), in questo caso si fa un trattamento antibiotico che copre sia la clamidia sia la gonorrea, dato che spesso queste infezioni vengono contratte assieme.
Se avete avuto un contatto di rischio con una persona a cui é stata diagnosticata la gonorrea, è bene aspettare 3 settimane prima di fare qualsiasi test. Il batterio ci mette un po’ di tempo per colonizzare l’ospite e prima di 3 settimane, il periodo finestra, il test potrebbe dare un risultato negativo anche se l’infezione è in atto.
Il test più utile per la gonorrea è senza dubbio il tampone. È di gran lunga il più affidabile, e deve essere effettuato nell’uretra, nell’ano e nella bocca.
Un altro test utile a diagnosticare la colonizzazione uretrale della Gonorrea è il test NAAT delle urine, in cui si ricerca il materiale genetico del batterio direttamente nelle urine. Questo test può sostituire il tampone uretrale, ma se si sospetta di una colonizzazione della mucosa anale e buccale è bene sempre accompagnarlo al tampone faringeo e anale.
Se risulti positivo al test, è opportuno informare l3 partner.
Trattamento
Il trattamento è un antibiotico, o una combinazione di antibiotici. È sempre bene evitare i rapporti sessuali nelle due settimane seguenti l’inizio della terapia, spesso l’antibiotico impiega 15 giorni a eliminare tutta la colonia di batteri.
È bene sempre fare un test di controllo dopo 2 settimane, solo per essere sicuri che l’antibiotico abbia fatto effetto.
Gestione
La Gonorrea si trasmetta attraverso il contatto con mucose o con fluidi.
Quindi attraverso sesso penetrativo, anale o vaginale, attraverso il sesso orale o utilizzando sex toys.
Come NON si trasmette la Gonorrea
Condividere il bagno, i vestiti, piatti o bicchieri con una persona con la gonorrea NON sono considerati comportamenti di rischio
Alcune pratiche per ridurre il rischio di beccarsi la clamidia sono quindi:
· Condom maschile o femminile
· Oral dam
Dato che la Gonorrea puó, nella maggior parte dei casi, non dare sintomi, é una buona idea per le persone sessualmente attive, fare almeno una volta l’anno un test.
In questo modo limitiamo la circolazione del batterio (una persona non sintomatico puó infettare altre persone) e limitiamo la comparsa di complicazioni dell’infezione.
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Scolo, Neisseira Gonhorreae, Malattia Infiammatoria Pelvica, MIP, Congiuntivite, Orchite, Epididimite