Come nelle persone cisgender, anche nelle persone transgender la sessualità è vissuta in modi diversi da persona a persona
La sessualità nelle persone transgender è vissuta in modo variabile: alcune persone transgender hanno un rapporto sereno con la sessualità, altre no. In alcuni casi, la sessualità può rappresentare un ambito di vita delicato a causa, per esempio del contatto con un corpo con cui non ci si sente a proprio agio ma anche a causa della paura del rifiuto che origina spesso da stigma e transfobia interiorizzata. Inoltre, quando una persona transgender intraprende un percorso medico di affermazione di genere, si possono verificare importanti cambiamenti nella sessualità. Generalmente, una persona in tal modo acquisisce più sicurezza in sè stessa con risvolti positivi anche nella sessualità. Tuttavia, alcune terapie ormonali, quali la terapia con antiandrogeni, possono causare un calo del desiderio sessuale e/o difficoltà nella funzione sessuale (ad esempio incapacità di avere erezioni) che possono determinare disagio psicologico. La terapia ormonale con testosterone aumenta invece fortemente il desiderio sessuale, che alcune persone descrivono come destabilizzante, una sensazione con cui non si è mai avuto a che fare. Dopo i primi mesi di terapia il desiderio tende tuttavia a diminuire e questo permette di vivere con maggiore serenità la propria sessualità. Anche l’aumento delle dimensioni del clitoride, legato all’assunzione di testosterone, migliora notevolmente il piacere nell’attività sessuale (se il contatto con i genitali non è fonte di disagio).
Essendo l’esperienza della sessualità soggettiva, le persone che affrontano un percorso medico di affermazione di genere devono essere bene informate e consapevoli delle conseguenze di tale percorso sulla sessualità. Lo stesso effetto può essere, infatti, desiderato in una persona e fonte di disagio in un’altra. Per esempio, alcune persone transgender sono sollevate dal non avere erezioni in seguito all’inizio della terapia ormonale, per altre perdere tale funzionalità può rappresentare un problema.
Quando il rapporto con la sessualità è fonte di molta ansia e senso di inadeguatezza è comunque importante riuscire a parlarne. Spesso, infatti, la sessualità è un argomento tabù che suscita vergogna e imbarazzo. La comunicazione tra partner e il rispetto reciproco nella conoscenza di sè e dell’altro facilitano il benessere sessuale. È inoltre molto utile potersi confrontare con persone che hanno vissuto le stesse difficoltà per capire come queste siano state superate. In alcuni casi, lo specialista psicologo/sessuologo può offrire un valido supporto nell’accrescimento dell’autostima e nel raggiungimento di una positiva percezione di sè. Può inoltre favorire l’esplorazione del proprio corpo e allontanare l’idea, radicata nella nostra cultura, che il piacere si concentri esclusivamente sugli organi genitali.
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