La teoria del Minority Stress descrive lo stress specifico, di natura sociale, cui tutti i membri di un gruppo minoritario sono esposti proprio in virtù del fatto di appartenere a una minoranza.
Questa teoria ha permesso di spiegare il più alto rischio di disagio psichico che si osserva tra gli appartenenti a una minoranza sessuale (persone LGBTQIA+). Le persone LGBTQIA+ sono infatti a maggior rischio di ansia, depressione, abuso di sostanze e disturbi da sintomi somatici.
Più di recente, alcuni ricercatori si sono concentrati su forme di stress più specifiche, che agiscono cioè all’interno di uno gruppo minoritario: quello degli uomini gay e bisessuali.
É quindi stata identificata un’ulteriore fonte di stress nella competitività che si attiva nel contesto delle interazioni sociali e sessuali di questa comunità…
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